A Brescia si esegue il monitoraggio di un versante di 50 ettari tramite rilievo con drone: aeromobile a pilotaggio remoto (APR) al servizio della popolazione.
ANALISI DEI DATI: il versante è stato ricostruito grazie al rilievo con APR ed è quindi disponibile in formato digitale per lo studio e la progettazione delle opere di difesa.
Abbiamo concluso il progetto di mappatura e rilievo tramite drone del versante del Monte Mascheda, che ci ha visto impegnati per 3 intere giornate nel mese di Gennaio (per le sole operazioni di volo).
I protagonisti del progetto sono il Pilota e Operatore DR.ONE AERIAL SERVICE Dott. Andrea Mochi (accompagnato dal Dott. Andrea Capanna), Ing. topografo Michelangelo Ravelli e Dott. Geol. Davide Martello. Tre figure che, per le rispettive competenze, hanno contribuito all’ottenimento del modello digitale 3D del Monte Mascheda.
Il lavoro di preparazione ai voli ha attraversato diverse fasi:
studio dell’area (50 ettari circa);
identificazione degli ostacoli;
sopralluoghi fisici per identificare i punti comodi per i decolli/atterraggi;
posizionamento di oltre 10 GCP fissi (Ground Control Points);
posizionamento di punti di collaudo (mobili);
rilevamento dei GCP tramite strumentazione GPS-GNSS geodetica;
Lo scopo del rilievo tramite aerofotogrammetria da drone è ottenere l’insieme dei dati che supportino le decisioni dell’Amministrazione Pubblica. Topografi e Geologi si occupano della ricostruzione e scala del modello, verifica delle accuratezze e analisi dei dati ottenuti.
DESCRIZIONE DEL RILIEVO TRAMITE DRONE (APR)
Sono state acquisite oltre 1800 immagini durante una decina di voli. Garantito quindi il VLOS (Visual Line of Sight), data l’irregolare morfologia del versante. L’area oggetto di rilievo è di circa 50 ettari. La fotocamera utilizzata a bordo del drone è una Canon con obiettivo fisso 22mm.
Molto difficile ottenere quanto richiesto, tramite rilievo tradizionale, vista la difficoltà operativa di percorrere a piedi l’intero versante. In alcune zone in cui non vi sono sentieri idonei ad essere percorsi con strumentazione annessa. Il metodo aereo con voli a bassa quota (altezze inferiori ai 70m) ha consentito di ovviare alle suddette difficoltà, pur non senza fatiche. Abbiamo ottenuto un output di alta qualità sia dal punto di vista “grafico” che “metrico” a livello di accuratezza ed affidabilità.
Il modello tridimensionale ottenuto riporta una distanza media di campionamento (GSD) pari a circa 1,7cm a terra.
La nuvola di punti ottenuta dal rilievo con il drone è composta da circa 166 milioni di punti, con una densità media di 370 punti al metro quadrato.
Il modello 3D è stato orientato con accuratezza centimetrica (errore medio RMS sui Ground Control Points inferiore ai 3cm !) utilizzando una decina di GCP rilevati con GPS-GNSS ed altrettanti punti di collaudo.
I dati prodotti sono stati utilizzati per estrarre:
nuvola di punti;
ortofotomosaico da 300 megapixel con risoluzione 8cm/pixel;
Modello digitale del terreno (DTM);
curve di livello (anche sovrapposte ad ortofoto);
modello della superficie (DSM) a mesh triangolata;
classificazione della nuvola di punti;
sezioni rilevanti
INCONTRO: ILLUSTRAZIONE RISULTATI
Alla fine di questo lavoro, un incontro serale con la popolazione di Caionvico (BS) interessata ha illustrato i risultati ottenuti ed il processo tecnologico. E’ stata inoltre allestita dal Sig. Faini una mostra fotografica contenente, insieme ad altre foto, anche alcuni dei nostri scatti fotografici del rilievo sul versante:
Si ringraziano i componenti del Gruppo Sella, in particolar modo il Sig. Bulgaro per la disponibilità ad accompagnarci sui sentieri del versante durante le prime fasi dei sopralluoghi. Ringraziamo l’ing. Ravelli per la fiducia nell’affidarci il compito di “acquisizione foto aeree” ed il Dott. Geol. Martello per la disponibilità agli incontri intermedi di definizione obiettivi. Non per ultimo, i rappresentanti della Pubblica Amministrazione che hanno compreso le potenzialità e colto l’occasione di utilizzare questi nuovi strumenti per ottenere i dati oggetto di studio.
I droni sono strumenti che, se utilizzati con consapevolezza, professionalità e competenze, possono davvero semplificare i processi di digitalizzazione. Volete ottenere output in grado di sostenere il decision-making con dati di elevata qualità (ricostruzione dei 50 ettari con risoluzione di 1,7cm/pixel), in minor tempo e a costi concorrenziali? Contattateci.
Grazie per il vostro tempo e… alla prossima missione!
RILIEVO DI UN TERRENO CON DRONE, PER AIUTARE LE FASI DI PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE CONSEGNANDO UN MODELLO 3D FEDELE ALL’ORIGINALE. METODO: AERO – FOTOGRAMMETRIA.
OBIETTIVO DEL RILIEVO: DIGITALIZZARE IL TERRENO EDIFICABILE TRAMITE DRONE PER CONSENTIRE UNA PIU RAPIDA E PRECISA PROGETTAZIONE A PROFESSIONISTI E COSTRUTTORI.
RILIEVO CON DRONE | Siamo stati chiamati ancora una volta per un compito ad alto valore e contenuto tecnico. La richiesta è stata quella di ricreare il modello digitale di un terreno con splendida vista in Portese (San Felice del Benaco, BS). Si aggiungono le curve di livello, il modello 3D del lotto ed altri output per il “supporto alle decisioni”. Il metodo aerofotogrammetrico tramite drone consente di ricostruire il terreno sorvolato garantendone la fedeltà all’originale. Questo grazie alla tecnica SfM (Structure from Motion). La corretta impostazione delle posizioni di scatto e la presenza di Professionisti ed attrezzature in affiancamento al drone in volo (tra cui Ground Control Points, stazione totale e GPS), consentono di rendere il modello metricamente affidabile, oltre che “bello da vedere”. Sarebbe infatti poco utile ottenere un bel modello, senza poterne garantire le caratteristiche metriche e l’affidabilità/accuratezza.
PARTE OPERATIVA
Abbiamo scattato qualche centinaio di fotografie per rilevare l’area. Il Pilota di DR.ONE AERIAL SERVICE è stato affiancato dall’ Ing. Michelangelo Ravelli che si è occupato della parte topografica. In appoggio alle fotografie, infatti, sono stati rilevati con metodo tradizionale alcuni punti a terra, posizionando dei “GCP”. I GCP sono definiti Ground Control Points, ovvero punti terrestri di controllo. Quest’ultimi servono a “scalare” il modello e renderlo misurabile, con scarti nell’ordine dei centimetri (cm).
Tramite fotocamera CANON, abbiamo ottenuto le fotografie aeree necessarie alla corretta ricostruzione del 3D e creazione del DTM (Digital Terrain Model). Poi abbiamo effettuato un breve video con videocamera SONY. Il panorama meritava una breve vista “dall’alto”, anche se a pochi metri di altezza. Potete trovare anche nella sezione “video” del sito questo breve filmato registrato dal drone, che vi porterà in un volo panoramico sul terreno:
MODELLO DIGITALE | qui la prima fase di ricostruzione:
Per motivi di fluidità nella visualizzazione di questa pagina internet, di seguito carichiamo un breve video in bassa risoluzione che simula un volo virtuale all’interno del modello 3D:
Come sempre ringraziamo i nostri clienti che, tra tanti professionisti, hanno scelto ancora una volta DR.ONE Aerial Service. Grazie per l’attenzione e…. alla prossima!
Ci siamo aggiornati all’Edizione 2 Emendamento 1 del Regolamento Enac sui mezzi aerei a pilotaggio remoto (droni).
Il nuovo attestato per Pilota drone (SAPR) trova corrispondenza nell’Art.21 del Regolamento Enac.
I pilota drone DR.ONE AERIAL SERVICE erano già in possesso degli attestati pratici di pilotaggio sul drone che utilizzano nelle operazioni specializzate, tuttavia era necessario aggiornarsi alla nuova richiesta normativa, entro il 31/12/2016 (salvo proroghe), ed abbiamo voluto provvedere in anticipo, effettuando la conversione.
Andrea Mochi è tra i primi piloti di drone in Italia (link QuadricotteroNews) ad avere ricevuto il nuovo “patentino” per scopi professionali (non ricreativi), un attestato cartaceo con logo Enac, simile agli attestati e licenze di volo rilasciate ai piloti di Aviazione Generale. Con questo nuovo “patentino” (appellativo ormai diffuso tra i media ed i simpatizzanti del settore), il Pilota drone di DR.ONE AERIAL SERVICE Andrea Mochi potrà al momento coprire le seguenti classi:
Multicottero da 0,3kg a 4kg (abilitazione VL/Mc);
Multicottero da 4kg a 25kg (abilitazione L/Mc);
Aeroplano da 4kg a 25kg (abilitazione L/Ap);
Operazioni Critiche (abilitazione CRO su Multicotteri di cui sopra);
Copertina del nuovo attestato Pilota conseguito
Il nuovo attestato pilota drone, a differenza del precedente in vigore secondo l’Ed.1, consente di pilotare tutti i droni rientranti nella classe di peso ottenuta, senza distinzione di Flight Control, Costruttore, n° di rotori, etc.
Per i nuovi piloti: una volta ottenuto l’attestato presso il Centro di Addestramento (qui trovate la lista dei Centri di Addestramento autorizzati), dovrete procedere al riconoscimento o autorizzazione presso Enac.
Moduli operazioni
Il modulo per il Riconoscimento ad operazioni specializzate non critiche è questo.
Il modulo per l’Autorizzazione ad operazioni specializzate critiche è questo.
Le operazioni non critiche sono condotte fuori da aree urbane (con altre limitazioni che non staremo ad elencare in questo articolo), quelle critiche sono condotte all’interno o in prossimità di aree urbane (idem con ulteriori limitazioni ed accorgimenti). Scegliete il corso Pilota Drone in base al tipo di scenari in cui andrete ad operare, ed in base al peso del/dei mezzo/mezzi aerei a pilotaggio remoto in vs possesso o che intendete acquistare.
Pilota drone: una passione
Pilota drone è sinonimo di passione, capacità ma anche responsabilità. Saper valutare gli scenari in cui operare fa la differenza.
Ogni pilota drone ha oneri ed onori, il primo è quello di operare in sicurezza all’interno di questo magnifico settore, nella speranza che anche la domanda si “professionalizzi” e tutto si evolva verso una Professione con la “P” maiuscola.
Ringraziamo chi da tempo ci dà piena fiducia ed usufruisce dei nostri servizi di mappatura, ricostruzione 3D, video con zoom e fotografie aeree. Ringraziamo il quotidiano cittadino Bresciaoggi che ha deciso di mettere in risalto questa notizia nell’articolo che trovate poco sotto.
A vostra disposizione
Siamo sempre a vostra disposizione, ricordando che all’interno della sezione News trovate le nostre notizie, aggiornamenti ed alcuni dei lavori effettuati.
Per ragioni di accordi commerciali legati alla diffusione, non tutti i lavori eseguiti possiamo renderli pubblici, anche per questioni di privacy del cliente.
Vi invitiamo quindi a non limitarvi a quanto contenuto in questo sito internet, che vuole essere solo la vetrina ed una base di partenza per collaborazioni tecniche, professionali e di grande soddisfazione.
ZOOM sul nostro drone, l’idea di DR.ONE (Brescia), grazie alla collaborazione con il costruttore toscano DRONEpoint.
Ne parla anche Quadricottero News!
La necessità di installare una camera (SONY) che sia dotata di ottica stabilizzata e zoom ottico, si presenta in conseguenza alle richieste (potenziali e concrete) dei nostri clienti, nel dettaglio:
ISPEZIONE, STATO DI CONSERVAZIONE E MANUTENZIONE PREVENTIVA/PROGRAMMATA, STATO DI FATTO, SORVEGLIANZA, SICUREZZA;
Nei precedenti casi, bisogna valutare la fattibilità dell’operazione richiesta, attraverso l’esame del Regolamento Enac (SAPR) in vigore dal 31/04/2014. Spesso il Committente non conosce l’esistenza del Regolamento o non ne conosce i dettagli e le limitazioni.
Pur consapevoli che presto qualcosa cambierà nella Normativa stessa, al momento questa è il riferimento in vigore per le operazioni specializzate non critiche, per le quali abbiamo ottenuto un riconoscimento Enac (rif. n°3788):
Riassumiamo i due punti che “intralciano” le richieste del mercato odierne:
per operazioni specializzate non critiche è vietato il SORVOLO con il drone (anche in caso di avarie e malfunzionamenti!) di:
– impianti industriali (50% delle richieste);
– aree congestionate (30% delle richieste);
– infrastrutture (restante 20%);
Con particolari accorgimenti e lontano dalle aree congestionate almeno 150m, quindi attenendosi al rispetto delle regole che normano il settore droni in Italia, riusciamo a soddisfare le richieste con l’ausilio dei ns sensori installati sul drone, senza dover ottenere un permesso di operazione specializzata critica all’interno dell’area congestionata.
Nasce quindi l’idea dello zoom che permette di avere una visione dettagliata dell’area/particolare/costruzione/componente, evitando di creare la situazione “critica” tanto scomoda agli addetti ai lavori. La qualità dello zoom sul drone, comandato da remoto radiocomando, è impressionante: riprese stabili, anche a zoom massimo, in assenza di vibrazioni, che consentono di percepire i dettagli necessari alle analisi del Committente. Questo avviene grazie all’accoppiata di 2 componenti elettronici/meccanici installati a bordo del drone.
L’idea è piaciuta, a quanto pare, anche ad Aziende estere, che hanno colto l’occasione per promuovere il loro prodotto, realizzando un video 1 mese dopo, che (coincidenza?) è molto simile al nostro. Sono entrambi visibili a questo indirizzo: ZOOM DR.ONE(Si ringrazia: Quadricottero News)
Siamo quindi disponibili ad accettare richieste che, fino a qualche tempo fa, non erano percorribili, valutandone la fattibilità grazie al nostro nuovo approccio e tecnologia applicata al nostro APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto), volgarmente chiamato drone.
Questo bisogno cresce ogni giorno di più, in corrispondenza alla nascita di nuove realtà nel nostro settore dei droni (denominati APR dalla normativa Italiana), nella speranza di ridurre il business “poco deontologico” che in alcuni casi ne ruota attorno.
Detto questo, vorremmo dare informazioni corrette, mettervi in guardia da “business-man” e spiegarvi a chiare lettere (con riferimenti alla normativa) come stanno le cose, in modo da potervi difendere autonomamente da chi vi fornisce (anche in buona fede) informazioni errate o distorte.
Sarà un informazione estesa, dettagliata (per quanto possibile tramite del semplice testo) e molto diversificata in termini di argomentazioni.
Ove presenti fonti, saranno citate per completezza di informazione, dovuta.
GLOSSARIO E ACRONIMI:
APR: Aeromobile a Pilotaggio Remoto senza persone a bordo, non utilizzato per fini ricreativi e sportivi (il solo aeromobile)
SPR: Stazione di Pilotaggio Remoto (la sola stazione di controllo e comando)
SAPR: sistema costituito da un mezzo aereo (aeromobile a pilotaggio remoto) senza persone a bordo, non utilizzato per fini ricreativi e sportivi, E dai relativi componenti necessari per il controllo e comando da parte di un pilota remoto.
VLOS Visual Line of Sight. Indica che le operazioni sono svolte in condizioni nelle quali il pilota remoto rimane in contatto visivo con il mezzo aereo, senza aiuto di dispositivi ottici e/o elettronici, per gestire il volo e rispettare le regole dell’aria applicabili al volume di spazio aereo interessato.
V70: volume di spazio v70 (230ft) di altezza massima dal terreno e di raggio 200m. Le regole dell’aria applicabili per le operazioni in V70 sono quelle dello spazio aereo interessato, inclusa la capacità di “see and avoid” per il pilota e ad eccezione del rispetto del principio del “to be seen” da parte degli altri aeromobili
SAPR: sistema costituito da un mezzo aereo (aeromobile a pilotaggio remoto) senza persone a bordo, non utilizzato per fini ricreativi e sportivi, e dai relativi componenti necessari per il controllo e comando da parte di un pilota remoto.
AREE CONGESTIONATE: aree o agglomerati usati come zone residenziali, industriali, commerciali, sportive e in generale aree dove si possono avere assembramenti, anche temporanei, di persone.
Partiamo dal principio introducendo competenze e riferimenti:
Normativa Ed. 1 del 16 Dicembre 2013, entrata in vigore il 30 Aprile 2014.
Sono competenza di Enac tutti i SAPR di massa massima al decollo non superiore ai 150kg e tutti quelli progettati o modificati a scopi di ricerca, sperimentazione o scientifici. Non sono assoggettati alle previsioni del regolamento:
a) i SAPR di Stato di cui agli articoli 744, 746 e 748 del Codice della Navigazione;
b) i SAPR che hanno caratteristiche di progetto tali per cui il pilota non ha la possibilità di
intervenire nel controllo del volo;
c) i SAPR che svolgono attività in spazio chiuso (spazio indoor);
d) i SAPR costituiti da palloni utilizzati per osservazioni scientifiche o da palloni frenati.
OPERAZIONE SPECIALIZZATA NON CRITICA:
Sono definite “non critiche” quelle operazioni che non prevedono il sorvolo, anche in caso di avarie e malfunzionamenti, di:
aree congestionate, assembramenti di persone, agglomerati urbani e infrastrutture;
aree riservate ai fini della sicurezza dello Stato;
linee e stazioni ferroviarie, autostrade e impianti industriali.
Sono condotte nel volume di spazio “V70” e nell’ambito delle seguenti condizioni:
ad una distanza orizzontale di sicurezza adeguata dalle aree congestionate, ma non inferiore a 150 m, e ad una distanza di almeno 50 m da persone e cose, che non
siano sotto il diretto controllo dell’operatore;
in condizioni di luce diurna;
in spazi aerei non controllati;
fuori dalle ATZ e comunque ad almeno 8 km dal perimetro di un aeroporto e dai
sentieri di avvicinamento/decollo di/da un aeroporto.
Come ben sapete, la dicitura “spazi aerei non controllati” vi porta l’attenzione sulla presenza, nel nostro paese, di spazi aerei denominati CTR che, a differenza di altre Nazioni, sono spesso molto vasti (anche decine di chilometri) e, per loro conformazione e caratteristiche, bloccano l’attività non critica degli APR secondo quanto sopra definito (in molti casi il limite inf. SFC occupa decine di chilometri). Vi suggeriamo quindi di verificare, prima di ogni missione, il sito ENAV AIP, ad esempio, accessibile tramite registrazione gratuita all’indirizzo: http://www.enav.it/enavWebPortal/htdocs/registrazione/regformstep1en.jsp
Nella sezione ENR (e poi sottosezione ENR6), dopo essere entrati con NomeUtente/Password, troverete le carte di vs interesse suddivise per competenza; nella sottosezione ENR5 troverete l’elenco dei “pericoli alla navigazione”, che trovate riportati nelle carte sopra menzionate.
Queste nozioni, al fine di un volo sicuro, sono fondamentali ed è necessario (se non siete già in possesso di licenza di volo o attestato di volo sportivo DPR133/2010) che le assimiliate durante il corso di qualificazione teorica di 33h presso l’Organizzazione di Addestramento (O.A.) Autorizzata Enac. Nel caso non sia chiara questa sezione, è di fondamentale importanza che sia ripetuta fino a che non l’abbiate ben digerita.
L’ultimo punto delle condizioni “non critiche” inoltre cita:
“fuori dalle ATZ e comunque ad almeno 8 km dal perimetro di un aeroporto e dai sentieri di avvicinamento/decollo di/da un aeroporto”.
Sicuramente, 8 km dal perimetro dall’aeroporto e fuori ATZ, ma la continuazione “e dai sentieri” significa che gli 8 km sono riferiti anche ai sentieri di avvicinamento/decollo. Spesso risulta impossibile rispettare questa distanza, a causa della morfologia del territorio, ci troveremmo sotto il livello del terreno.
Tuttavia, fermo restando che questo è scritto e questo vale, attenersi a questa indicazione.
OPERAZIONE SPECIALIZZATA CRITICA:
si intendono quelle operazioni condotte in VLOS, nell’ambito di limitazioni/condizioni che non rispettano, anche solo parzialmente, uno dei punti relativi all’elenco dei requisiti per le operazioni non critiche.
DICHIARAZIONE/AUTORIZZAZIONE:
Facciamo chiarezza sulla terminologia. Spesso, erroneamente, si legge “Autorizzati Enac”;
il regime di AUTORIZZAZIONE è quello sotteso alle operazioni CRITICHE;
il regime di DICHIARAZIONE è quello sotteso alle operazioni NON CRITICHE;
Nel gergo comune diffuso, anche se impropriamente, si nota che ci si definisce in entrambi i casi di operatori “Autorizzati”, per distinguersi da chi non ha inviato nessun documento ad Enac; non corretto, certamente, ma comunque un controllo nella ricezione della documentazione, da parte dell’Ente, c’è anche nel caso di op. spec. non critica. Sia per operazioni specializzate critiche, che non critiche, si è dunque operatori abilitati a svolgere quel tipo di operazione, sotto veste di dichiarazione (non critiche) o di autorizzazione (critiche).
Ben più grave e falso scrivere che si è AUTORIZZATI, se non lo si è in nessuna veste (né l’una, tantomeno l’altra).
Il modulo per la richiesta di AUTORIZZAZIONE per operazione spec. critica è al seguente link:
Nel modulo della Dichiarazione di Rispondenza, dovrete apporre marca da bollo da € 16,00.
Compilare tutta la Dichiarazione di Rispondenza e controllare che vi siano allegati tutti i documenti che sono riassunti nella tabella in ultima pagina che riportiamo qui, per comodità, spuntando poi con segno “X” la casella corrispondente:
Come noterete, non è necessario inviare in questa fase il manuale di volo, di manutenzione e delle operazioni, anche perché non conoscete ancora i dati tecnici del SAPR. Lo farete successivamente, nella fase 2 che vedremo più avanti. Il “Modulo Enac limitazioni” citato in tabella, è quello di cui vi abbiamo riportato il link poco sopra: “Form Limitazioni”.
La configurazione è la descrizione particolare (non sommaria) di tutti i componenti installati sul Vs APR, sistemi, controlli, avionica, elettronica e meccanica presente “a bordo” e “a terra”.
Il programma di prove in volo, è l’elenco dei test che intenderete effettuare al fine di dichiarare la rispondenza al regolamento Enac, durante la fase sperimentale che, se non diversamente precisato, ha durata di 60 giorni.
L’analisi del rischio (dal termine inglese: Risk Assessment) ha lo scopo di valutare i rischi annessi alle operazioni specializzate di volo dello specifico SAPR, accoppiato alla specifica Organizzazione/Operatore. Essa varia in base a diversi fattori, ne citiamo solamente alcuni: caratteristiche del SAPR, formazione dei piloti, sistemi di emergenza installati a bordo del SAPR, procedure utilizzate, caratteristiche dell’aera delle operazioni, etc.
Nel Form Limitazioni, non serve marca da bollo. Vi forniamo uno spunto (non esaustivo) per compilarlo (screenshot di una sezione, non completo):
PASSIAMO ALLA FASE SUCCESSIVA, quando avrete finito la sperimentazione (che ovviamente potete iniziare solamente dopo essere stati pubblicati sul sito a seguito della fase 1).
fase 2) INVIO DOCUMENTAZIONE FINALE E DICHIARAZIONE
Scaricare ai seguenti link i seguenti documenti:
1) Dichiarazione di Rispondenza al Regolamento Enac per operazioni. spec. non critiche
Stessa procedura, altri 16€ di marca da bollo sulla seconda dichiarazione di rispondenza, e stavolta compilate la sezione sinistra del Form Limitazioni, come a titolo d’esempio e non esaustivo:
I documenti da inviare in questa seconda fase, li trovate nuovamente chiaramente elencati nella tabella della dichiarazione di rispondenza, qui sotto riportata per comodità:
Come potete notare, oltre ai documenti già comuni alla prima fase, dovrete spedire anche il manuale di volo, delle operazioni, la consuntiva prove (i risultati dei test effettuati nella fase 1) e nuovamente l’analisi del rischio, ma stavolta non per l’attività sperimentale, bensì per le operazioni specializzate non critiche che andrete ad effettuare.
Riassumendo: 2 fasi, una sperimentale ed una conclusiva di invio manualistica & C.
SEGUONO IMPORTANTI DELUCIDAZIONI, RAGGUAGLI, CONSIGLI, SEMPLICI CONSTATAZIONI:
Nel caso in cui abbiate bisogno di ausilio, nessuno vieta di collaborare con amici, conoscenti o colleghi. Nel caso in cui, invece, abbiate bisogno di CONSULENZA ENAC (ovvero di qualcuno che non collabora semplicemente con voi per la redazione dei manuali, ma li ha redatti in prima persona, con proprio Brand riconosciuto Enac, e vi assiste sia nell’interfaccia istituzionale che nella fase sperimentale),allora le Organizzazioni di Consulenza (O.C.) ad oggi autorizzate da Enac (12/01/2015) sono esclusivamente tre:
ENAC.APR.OC.001 – GeoSkyLab
ENAC.APR.OC.002 – Zefiro Ricerca e Innovazione
ENAC.APR.OC.003 – Fly In Srl
ALTRO PUNTO FONDAMENTALE: ATTESTATO DI COMPETENZA TEORICA E DI CAPACITA’ PRATICA.
Al seguente indirizzo (Aggiornamento: LINK ELIMINATO DA ENAC) trovate la Linea Guida 2014/001, inerente la qualificazione del personale di volo APR: http://www.enac.gov.it/La_Regolazione_per_la_Sicurezza/Navigabilit-13-/Sistemi_Aeromobili_a_Pilotaggio_Remoto_(SAPR)/Documenti_correlati/info550418526.html (link non più presente sul sito Enac)
Al paragrafo 8.2.1. COMPETENZE: elenco delle materie che dovrete affrontare nell’esame teorico presso Organizzazione di Addestramento. Le uniche “scuole” Autorizzate Enac sono al seguente link:
E’ di fondamentale importanza affidarsi ad Organizzazioni competenti ed affidabili, soprattutto nella fase di qualificazione teorica, momento in cui bisogna aver chiari diversi aspetti, sia normativi che “operativi” (in rif. a carte, spazi aerei controllati/non controllati, come e dove trovare queste info, etc…).I metodi per individuarle sono molteplici.
Al paragrafo 8.2.2. CAPACITA’: elenco a titolo esemplificativo e non esaustivo delle capacità che un pilota APR deve esaudire. Nel link precedente trovate tra le organizzazioni che sono autorizzate a rilasciare attestati di capacità pratica, MA esclusivamente sul mezzo indicato nella colonna “Costruttore/Tipo/MOTOM”, non su altri mezzi diversi da quello.
In alternativa all’Organizzazione di Addestramento, il corso pratico è eseguito dal COSTRUTTORE. Quindi, come ripetuto più volte, ci sono due (e solo due) casi:
1) il costruttore siete voi, quindi autocertificate la vs capacità pratica tramite la fase sperimentale, con attestato, in base al syllabus riportato a titolo esemplificativo e non esaustivo nel punto 8.2.2 della linea guida sopracitata;
2) il costruttore è altra figura diversa da voi Operatori APR, ma già inserito e riconosciuto in abbinamento al vostro stesso mezzo, in elenco Enac in una delle tabelle a questo indirizzo:
Nasce ora un’importante distinzione da fare, ovvero come capire qual è il costruttore che vi permette di saltare la fase sperimentale e chiedere direttamente l’autorizzazione/dichiarazione, e quello che vi lascia in prima persona l’onere o l’onore di eseguirla, sostituendovi quindi obbligatoriamente a lui in veste di costruttore. L’assemblatore di kit diviene costruttore esclusivamente se si assume la responsabilità di quello specifico tipo di SAPR, ne conduce l’attività sperimentale e ne consegna al cliente finale il manuale di volo e manutenzione. Seguendo la Nota Esplicativa a questo indirizzo: (superato, attualmente i costruttori “in serie” ex post-produzione, sono inseriti in tabella CERTIFICAZIONI DI PROGETTO):
riportiamo un passo fondamentale, in cui potete comprendere meglio quale costruttore è definito tale, quale assemblatore di kit è definito costruttore e quale tra questi costruttori vi permette di saltare la fase sperimentale e quale no (Cap.3 ex linea guida – ultimo paragrafo):
Quindi, ricapitolando, è possibile saltare la sperimentazione solo se:
1) il SAPR ha un Certificato di Omologazione/di Navigabilità;
2) il costruttore è nella tabella con dicitura “voli post-produzione” (Superato: attualmente vedasi tabella CERTIFICATI DI PROGETTO)*
*Nel secondo caso, il costruttore/assemblatore di kit, dovrà essere presente come riconosciuto nella tabella Enac sopra citata (operazioni specializzate non critiche con scopo di voli post produzione – ovvero: attuale CERTIFICAZIONI DI PROGETTO) e dovrà:
consegnare al cliente copia del Manuale di Volo del SAPR;
consegnare al cliente dichiarazione di conformità/corrispondenza tra SAPR consegnato e SAPR oggetto dell’attività sperimentale Enac;
effettuare voli post produzione (voli di collaudo) per verificare il corretto funzionamento del SAPR prima della consegna;
Consegnare al cliente (operatore) copia del flight test report finale.
Se non siete in nessuno dei due casi sopra citati, la sperimentazione da parte dell’operatore è sempre richiesta.
ATTENZIONE: VENDESI DRONI CERTIFICATI!
Nulla di peggio che affidare all’interpretazione un errato/incauto acquisto.
Ad oggi, non esistono in Italia droni certificati.
Se si acquista un SAPR che è stato riconosciuto presso l’elenco Enac per operazioni specializzate non critiche, ad esempio, non è un SAPR CERTIFICATO, è un processo che ha visto protagonisti sia il SAPR che l’OPERATORE. Quindi, non significa che potete comprarlo e utilizzarlo fin da subito, significa che quel SAPR sarà (presumibilmente) idoneo ad effettuare quel tipo di operazioni specializzate IN ACCOPPIAMENTO a quell’OPERATORE. Se cambia l’OPERATORE, e il nuovo “proprietario” siete voi, dovrete richiedere nuovamente il riconoscimento sotto Vs Organizzazione e Dichiarazione.
Articolo “Enac e droni (SAPR)” redatto in collaborazione a DRONEPOINT
Articolo redatto in data: 12 Gennaio 2015 E’ VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE SENZA ESPRESSO CONSENSO
APPUNTAMENTO CON IL MONDO DEI DRONI PROFESSIONALI (SAPR)
L’incontro inerente il settore dei SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio remoto), comunemente chiamati “droni”, si terrà a Brescia nell’intera giornata di Sabato 21 Febbraio 2015, a partire dalle ore 9:00.
Si precisa che il suddetto corso non è finalizzato ad ottenere crediti in merito ai requisiti Enac per la qualifica di Pilota, bensì organizzato per una diffusa informazione preventiva e la comprensione di importanti aspetti, rischi, opportunità e sviluppi.
Ringraziamo l’Azienda PROTECH Srl di aver scelto noi (DR.ONE Aerial Service) come partner dell’incontro, permettendoci di condividere con gli iscritti la nostra esperienza inerente il percorso Enac affrontato, ottenendo la registrazione all’elenco degli “Operatori Riconosciuti sulla base della Dichiarazione” per operazioni specializzate non critiche. Siamo stati i primi a Brescia e provincia ad ottenere questo riconoscimento, ma ci rendiamo conto che l’iter da affrontare non è chiaro a tutti. Pervengono spesso richieste di chiarimento in merito a regolamento, documenti, assicurazioni, etc…
Spesso riceviamo richieste di servizi che, in base alla Normativa vigente, non sono realizzabili e non realizziamo. C’è molta fantasia da parte dei potenziali clienti, ma c’è poca informazione su cosa si può fare e cosa no, su cosa non si deve fare, in quali luoghi è possibile eseguire delle riprese o fotografie e in quali no, etc…
Cogliamo quindi l’occasione per fare un po’ di chiarezza, per quanto di nostra competenza e consentito, in merito a queste tematiche:
Regolamento Enac in vigore dal 30 Aprile 2014;
Iter di Regolamentazione;
Quali sono le uniche scuole autorizzate (Organizzazioni di addestramento) e dove trovarle;
Quali sono le uniche Organizzazioni di Consulenza Autorizzate e dove trovarle;
Quali sono i requisiti di qualificazione del pilota contenuti nel Regolamento;
In quali casi, come e dove è ammesso l’utilizzo ludico/sportivo/ricreativo del drone (aeromodello);
In quali casi, come e dove è ammesso l’utilizzo professionale del drone (aeromobile);
Capacità di riconoscere in autonomia corsi che inconsapevolmente non portano ad ottenere le qualifiche richieste;
Quali sono i passi da affrontare, previsti dal Regolamento SAPR, per diventare Operatore Riconosciuto o Autorizzato;
10) Tipologia delle operazioni e differenze previste nel Regolamento, tra operazioni non critiche, critiche “reali” e operazioni critiche a scenario misto;
Altro…
L’obiettivo dell’incontro, quindi, non sarà assolutamente quello di fornirvi “la soluzione”, bensì le strade che dovete percorrere per arrivare al vostro obiettivo, come percorrerle, dove cercare i documenti necessari, dove inviarli, quali sono i documenti da compilare senza incorrere in errori/dubbi/inesattezze, anche involontarie, ed inadempienze che poi vi porterebbero a scontrarvi con sanzioni.
Crediamo sia importante diffondere la corretta cultura professionale, onde evitare che qualcuno decida di comprarsi un drone e svolazzare in città.
I droni a scopo ludico (aeromodelli) e i droni professionali (SAPR), hanno spazi in cui possono volare (ed entro certi limiti) ed altri in cui non possono;
è bene saperlo, procedendo poi con gli altri passi formativi, fino ad arrivare ad un acquisto sicuro presso il costruttore/assemblatore, ma decidendo con più consapevolezza.
Prevenire è meglio che curare.
Il recapito telefonico Protech Srl per l’iscrizione al corso è: 0302593999.
Il costo è di € 250,00 + iva. Posti limitati.
Indirizzo: PROTECH Srl – Via L. Einaudi, 11 – Rezzato (BS)
INTERVISTA | GIORNALE DI BRESCIA: ARTICOLO DI SABATO 13 DICEMBRE 2014 – Pag. 22
INTERVISTA a DR.ONE Aerial Service che fa chiarezza su alcuni punti ancora poco diffusi, quali idoneità teorica, pratica e psico-fisica, tra i requisiti che i piloti di droni civili devono avere.
Ringraziamo il quotidiano cittadino per la fiducia concessa, sperando che la collaborazione possa proseguire, al fine di poter fornire le giuste indicazioni sia dal lato della Committenza, sia dal lato utilizzatore finale.
Ricordiamo che gli operatori riconosciuti per operazioni specializzate non critiche sono presenti esclusivamente nel portale OPERATORI APR