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DRONE A BRESCIA: Autorizzati per operazioni critiche in aree urbane

NEWS !!! DR.ONE AERIAL SERVICE | Richiesta ed ottenuta autorizzazione ad “Operazioni critiche scenario standard” per il volo in aree urbane, senza sorvolo di assembramenti di persone o figure non indispensabili alle operazioni.

Autorizzazione protocollo Enac n°10208.

Fotografia aerea con drone, Video ispezione con drone a Brescia (ma non solo!) ora sono possibili. L’autorizzazione ottenuta non ha scadenza. Un traguardo per DR.ONE e per tutti i clienti che usufruiranno di un servizio professionale, adeguato e nel rispetto della Regolamentazione vigente.

drone brescia

Con questa autorizzazione, ci è consentito volare con il nostro drone (APR) anche all’interno delle aree urbane, per fotografie aeree o video ispezioni, previ alcuni accorgimenti per garantire l’adeguato livello di sicurezza. Le condizioni e limitazioni prescritte da Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) riguardano il rispetto di altezze, distanze, velocità, assenza di persone nell’area operativa e buffer, etc…

A Brescia ci sono droni che possono operare in ambito urbano? Si, siete sulla pagina giusta.

Il nostro esacottero (6 motori) è stato autorizzato, unitamente al Pilota ed Operatore, al volo in ambito urbano. Non è consentito, senza questa autorizzazione, eseguire riprese in vicinanza di abitazioni o persone, sia che il video/foto sia effettuato per scopi ludici, sia per scopi lavorativi/professionali.

Chi gioca con un drone, infatti, si definisce aeromodellista e non può mai farlo in area urbana. Il regolamento Enac impone di farlo lontano da abitazioni e persone.
Chi con un drone ci lavora, invece, può volare in aree urbane ma solo se in possesso dell’autorizzazione che abbiamo ricevuto.
Si ricorda che il Committente è solidalmente responsabile, insieme a chi esegue il servizio, per eventuali danni a terzi causati dal Pilota. Si chiama “culpa in eligendo”, ovvero difetto nella selezione del fornitore del servizio, non in possesso degli adeguati requisiti.

L’autorizzazione ottenuta, si chiama scenario standard S03. Cosa significa? Significa che possiamo fare un volo in città, previo studio di fattibilità e rispetto delle condizioni applicabili.

Come potete vedere dall’immagine sottostante, inoltre, per noi già autorizzati alle operazioni critiche standard S03, è stato possibile ottenere (di default) anche il VOLO NOTTURNO e gli scenari S05 ed S07. Lo scenario S05 ci autorizza ad effettuare riprese aeree o fotografie/rilievi in aree extraurbane su infrastrutture lineari (esempio: autostrade, linee elettriche, ferrovie, oleodotti, gasdotti) che non prevedono il sorvolo di persone non addestrate allo scopo. Lo scenario S07 ci autorizza ad effettuare riprese aeree televisive o riprese aeree per cinema in aree extraurbane con una distanza di 20m dai soggetti di ripresa. Tutto ciò, sia in diurno che in notturno.

Qui sotto il documento NI-2007-007 pubblicata da Enac, che ci riguarda da vicino:

Comunicazione Enac: NI-2017-007

Le possibilità per veder volare un drone a brescia, autorizzato, per le vostre esigenze, si sono finalmente concretizzate. Adesso stà a voi la scelta.

Il limite è la fantasia, ma non esagerate 🙂

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FAA DRONE PILOT

FAA: il corso online pilota droni U.S.A.

IL MONDO DEI DRONI NEGLI STATES

Portata a termine tra i primi in Italia una della fasi per diventare pilota di droni civili commerciali (sotto i 25kg) negli Stati Uniti, superando l’esame finale con successo, a scopo puramente di “cultura personale”, in attesa del corso italiano di aggiornamento secondo la recente normativa Edizione 2 Emendamento 1.

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Superamento dell’esame

Il corso è online, ed è gratuito. E’ gestito da FAA Safety Team Aviation Learning Center. Riguarda il PART107 Small Unmanned Aircraft Systems (sUAS), ovvero la regolamentazione dei droni civili sotto i 25kg utilizzati per scopi commerciali, negli States, quindi non si occupa di “model aircraft” ma esclusivamente di “aircraft”.

FAA SAFETY DRONE STATI UNITI
FAA Safety

Perché abbiamo seguito questo corso? Per una serie di motivazioni, partendo dalla pura curiosità di capire come funziona il Mondo oltre Oceano, quali metodi utilizzano, come viene impostato il percorso formativo, con quale linguaggio ci si connette al potenziale pubblico del settore e, soprattutto, quali sono i contenuti di un corso FAA SAFETY (Federal Aviation Administration), e facendo nostre anche queste integrazioni e raccomandazioni di buon senso.

Si parte con la registrazione presso il sito Istituzionale della FAA americana, creando username e password, compilando dati anagrafici e creando il profilo utente.

Caratteristiche del corso

Il corso online si articola in:

  •  testi (con riferimenti agli articoli della regolamentazione)
  • immagini (se di terzi, con relativi credits)
  • documenti riassuntivi
  • video con audio (introduttivi ad ogni macro-argomento)

La struttura del corso è ben fatta, suddivisa in fasi definite e chiare:

  • introduzione
  • fase 1 (slide del corso)
  • fase 2 (materiale di riferimento)
  • ripasso
  • esame finale
faa safety progress course
Legenda colori

Ogni fase cambia colore man mano che si prosegue nel percorso formativo. Inizialmente è grigia, quindi disattiva; quando si inizia una delle sessioni, cambia colore e diviene gialla, segno che la lezione è in corso; una volta completata la lezione in corso, il colore diventa verde e si può proseguire allo step successivo, fino all’esame finale che prevede 35 domande a risposta multipla, impostate su quanto illustrato nel corso e qualche domanda di carattere generale non esplicitamente trattata durante lo studio, con tre opzioni ciascuna e con obiettivo 100% esatte.

Il nostro parere sul corso

La difficoltà è bassa. Piace l’approccio, il metodo, la concretezza e la semplicità con la quale vengono esposti argomenti chiave, ma senza mai abbassarne l’importanza.

Alla fine di tutte le slide previste, è proposta una pagina colma di documenti pdf inerenti il settore droni civili (small), per cultura personale e per integrazione a questo corso safety. Iniziamo ad entrare nel merito di quanto ci è stato sottoposto a studio, quindi il contenuto del corso, per sommi capi, descrivendone alcuni punti salienti.

Inseriamo uno schema che riassume le modalità di ottenimento della qualifica di PILOTA di APR negli Stati Uniti, proposta nelle slide, in modo da chiarire anche la posizione del corso online di cui stiamo parlando, nella catena formativa:

faa part107 schema
Schema fasi attestazione FAA part107

Quindi, se si è in possesso di un “Pilot Certificate” tra quelli della part61, è sufficiente questo corso online e l’Application online successiva al superamento del corso.

Se non si è in possesso di “Pilot Certificate”, bisogna recarsi presso quelli che in Italia chiamiamo “Centri di Addestramento” per un Knowledge Test. La fase 2 è identica a sopra.

La FAA consiglia il superamento di questo corso anche a chi non è tenuto a farlo (caso dei “non piloti”) per cultura personale e per arrivare già con una buona base al test del centro di addestramento:

FAA ONLINE COURSE Suggests
FAA Suggests

Entrando nel contenuto, alcuni punti chiave della fase 1:

– pilotaggio a maggiori di 16 anni

– capacità di leggere scrivere comprendere parlare in lingua inglese

– corretto stato psico-fisico 

FAA si occupa di lavoro aereo, non di attività hobbistiche/ricreative (per quello ci sono le AC 91-57 Procedures – MAOS)

– droni sotto 55lbs (25kg), incluso payload e quanto necessario, in volo

obbligo registrazione sopra le 0,55 libre (250g)

– registrazione con ID UNIVOCO by FAA, installando targhetta identificativa con caratteristiche di permanenza, visibilità ed accessibilità senza necessità di cacciaviti o altri tools (14 CFR Part 48)

– registrazione a cura di persona (proprietario del mezzo/owner) con più di 13 anni (se meno di 13 anni, deve essere registrato da altra figura idonea)

– per APR estero oppure Pilota straniero, permesso di volo straniero (14CFR Part 375.43 e 14CFR Part 375.41)

– FAA non richiede Ariworthiness Certification, ma è responsabilità del PIC (Pilot in Command) il corretto mantenimento delle condizioni di aeronavigabilità dell’APR

– Le 3 figure identificate nel corso sono: PIC (Pilota In Comando), Persona che può comandare l’APR (sotto il controllo del PIC), Osservatore (not mandatory – non obbligatorio)

Alcune peculiarità del PIC sono che può variare durante i voli (e all’interno del volo stesso, passando i comandi mantenendo il VLOS), è responsabile della safety del volo e della security del contesto operativo, è autorizzato in merito alla Part107, mantiene inalterate le condizioni previste per la sicurezza del volo. La figura che può controllare l’APR, sotto supervisione del PIC, deve star vicino allo stesso, deve essere dotato di strumentazione atta a passare i comandi al PIC, se da lui richiesto, e di Software che gestiscano l’hovering in caso di emergenza o il Return To Home RTH. L’osservatore, facoltativo, deve essere posizionato in luogo idoneo al mantenimento della condizione VLOS (quindi drone sempre in vista) e in grado di comunicare con il Primo Pilota Responsabile (PIC), controllando la posizione del drone e gli altri (eventuali) aeromobili.

Il PIC deve avere delle caratteristiche ben specifiche:

  • dotato di situational awareness (deve poter capire cosa sta accadendo, essere consapevole della situazione in ogni istante);
  • filosofie CRM, applicabili a tutto il processo, sia prima che durante, che dopo ogni missione: IDENTIFY, DELEGATE, MANAGE
  • può pilotare da mezzi di trasporto in movimento (automobili, barche, etc…) a meno che il payload (CARGO) trasportato non sia di sua proprietà; in questo caso, deve pilotare da postazione fissa. E’ consentito il pilotaggio remoto da trasporto in movimento solo se la persona che conduce il drone è diversa dalla persona che conduce il mezzo trasportante
  • sono consentite operazioni di trasporto aereo (c.d. CARGO) se il drone non supera le 55lbs di peso massimo al decollo, se le operazioni avvengono dentro lo stesso Stato, se non sono trasportate merci pericolose e se è pilotato da una postazione fissa, non in movimento.
  • il PIC non può bere alcool nelle 8h precedenti, la concentrazione nel sangue non deve superare in caso di controllo lo 0,04% e non deve essere sotto effetto di stupefacenti/etc.
  • nel caso in cui il Pilota non possa rispondere ai limiti normativi, in alcuni casi SPECIFICI, è consentito compilare un modulo “Certificate of waiver” (una rinuncia secondo 14CFR Part107.200) ed inviarlo a FAA, la quale risponderà con un ok a proseguire comunque con le operazioni, oppure con un negativo motivando la risposta.
  • Per quanto riguarda le questioni privacy, trasparenza, proprietà, le slide suggeriscono di vedere il sitoweb dell’organizzazione N.T.I.A.

Si passa alla descrizione pratica di specifiche PILOTA e specifiche APR, passando per operazioni e regolamentazione:

  • responsabilità
  • checklist pre-volo
  • meteo, spazio aereo, ispezioni all’apr, persone in vicinanza, pericoli/rischi, documentazione in loco
  • link di comando e controllo del drone, batterie, payload, targhetta identificativa, weight and balance
  • contingency, emergency
  • velocità max 87 nodi, altezza max 400ft AGL (above ground level), specifiche per altezze differenti in presenza di strutture più alte nel raggio di 400ft (quota base diviene l’apice della struttura)
  • consentito volo in Spazio aereo di Classe G ed autorizzazione con interfaccia diretta ATS in caso di spazio aereo classe A, B, C, D, (E)
  • verifica costante dei NOTAM(s)
  • divieto di trasporto materiali pericolosi* (49 CFR Part 171.8)

*qui un dettaglio: le li-po/li-ion sono considerate pericolose, possono essere trasportate solo se necessarie al volo, quindi installate e connesse come alimentazione e non come oggetto trasportato a sé stante.

  • non consentito volo notturno, tranne con procedure definite e con luci anticollisione visibili ad almeno 3 miglia (con possibilità di abbassarne l’intensità in alcune situazioni)
  • visibilità minima 3 miglia VLOS, distanza dalle nubi (orizz.) 2000ft e (vert.) 500ft
  • VLOS garantito senza ausilio di altro se non vista/occhiali/lenti a contatto*

* in questo caso, si può utilizzare un binocolo (ad esempio, consentito) ma solo per AUMENTARE il livello di sicurezza/consapevolezza, non per garantire quello minimo

Una considerazione importante, trovata tra le slide del corso:

E’ CONSENTITO ANDARE IN DEROGA ALLA REGOLAMENTAZIONE, ma solo se suddetta deviazione dai limiti imposti è condizione necessaria ad evitare danni peggiori, ovvero in caso di emergenza potrebbe essere necessario alzarsi oltre i 400ft per “sense and avoid” fermo restando che sia per necessità straordinaria e a garanzia del mantenimento del livello di safety predisposto, con raccomandazione di riprendere la posizione “nei limiti regolamentari” prima possibile, al termine della manovra di emergenza. Su richiesta, dovrà fornire il report inerente la deviazione temporanea dalla Part107.

Le persone che possono partecipare alle operazioni, oltre alle 3 figure sopra elencate, ovvie, sono tutte quelle persone che (non in assembramento) possano essere sotto una protezione (veicolo, tettoia, altro…), fermo restando le procedure di security che il PIC deve mettere in atto per garantirne la sicurezza. Lontano da ignari passanti.

Si prosegue con slide che parlano di EMERGENZE e dei REPORT obbligatori:

– differenze tra emergenze (flyaway) ed anomalie (lost link)

– report incidente entro 10gg se si sono verificati danni a persone con livello maggiore o uguale a 3, che richiedono ricovero ospedaliero, oppure perdita di coscienza, o danni a proprietà superiori a 500 dollari (costo di riacquisto o di riparazione, quale dei 2 inferiore)

– talvolta, a seconda del caso, il report va inviato a NTSB oltre che a FAA

CONCLUSIONE

E’ parsa una bella esperienza, di poche ore ma molto intensa, per nulla noiosa. Consiglio una pausa alla fine di ogni riepilogo per fissare i concetti base e riprendere l’attenzione che i documenti meritano. Stupisce quanto sia stato facile assimilare i concetti (grazie anche ad una buona preparazione di fondo, già in nostro possesso), tramite un metodo chiaro sin da subito, schematico, a blocchi.

Arrivederci a tutti, grazie per l’attenzione e, come sempre, non ci fermiamo qui…

RINGRAZIAMO LA RIVISTA-ONLINE quadricotteroNews PER AVER PUBBLICATO QUESTO NOSTRO ARTICOLO, CHE POTETE VISIONARE ANCHE A QUESTO LINK

Alla prossima!

ANDREA MOCHI

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DRONE e ZOOM: accoppiata vincente

ZOOM sul nostro drone, l’idea di DR.ONE (Brescia), grazie alla collaborazione con il costruttore toscano DRONEpoint.

Ne parla anche Quadricottero News!

La necessità di installare una camera (SONY) che sia dotata di ottica stabilizzata e zoom ottico, si presenta in conseguenza alle richieste (potenziali e concrete) dei nostri clienti, nel dettaglio:

  • ISPEZIONE, STATO DI CONSERVAZIONE E MANUTENZIONE PREVENTIVA/PROGRAMMATA, STATO DI FATTO, SORVEGLIANZA, SICUREZZA;

Nei precedenti casi, bisogna valutare la fattibilità dell’operazione richiesta, attraverso l’esame del Regolamento Enac (SAPR) in vigore dal 31/04/2014. Spesso il Committente non conosce l’esistenza del Regolamento o non ne conosce i dettagli e le limitazioni.

Pur consapevoli che presto qualcosa cambierà nella Normativa stessa, al momento questa è il riferimento in vigore per le operazioni specializzate non critiche, per le quali abbiamo ottenuto un riconoscimento Enac (rif. n°3788):

normativa droni

Riassumiamo i due punti che “intralciano” le richieste del mercato odierne:

per operazioni specializzate non critiche è vietato il SORVOLO con il drone (anche in caso di avarie e malfunzionamenti!) di:

impianti industriali (50% delle richieste);

aree congestionate (30% delle richieste);

infrastrutture (restante 20%);

Con particolari accorgimenti e lontano dalle aree congestionate almeno 150m, quindi attenendosi al rispetto delle regole che normano il settore droni in Italia, riusciamo a soddisfare le richieste con l’ausilio dei ns sensori installati sul drone, senza dover ottenere un permesso di operazione specializzata critica all’interno dell’area congestionata.

Nasce quindi l’idea dello zoom che permette di avere una visione dettagliata dell’area/particolare/costruzione/componente, evitando di creare la situazione “critica” tanto scomoda agli addetti ai lavori. La qualità dello zoom sul drone, comandato da remoto radiocomando, è impressionante: riprese stabili, anche a zoom massimo, in assenza di vibrazioni, che consentono di percepire i dettagli necessari alle analisi del Committente. Questo avviene grazie all’accoppiata di 2 componenti elettronici/meccanici installati a bordo del drone.

L’idea è piaciuta, a quanto pare, anche ad Aziende estere, che hanno colto l’occasione per promuovere il loro prodotto, realizzando un video 1 mese dopo, che (coincidenza?) è molto simile al nostro. Sono entrambi visibili a questo indirizzo: ZOOM DR.ONE (Si ringrazia: Quadricottero News)

Siamo quindi disponibili ad accettare richieste che, fino a qualche tempo fa, non erano percorribili, valutandone la fattibilità grazie al nostro nuovo approccio e tecnologia applicata al nostro APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto), volgarmente chiamato drone.

Metteteci alla prova!

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DR.ONE Aerial Service: agricoltura di precisione, Università, ASL, ARPA

DR.ONE AERIAL SERVICE intervistato dal Corriere della Sera in merito a:

  • APPLICAZIONI CIVILI DEGLI AEROMOBILI A PILOTAGGIO REMOTO
  • DRONI IN AGRICOLTURA DI PRECISIONE
  • NORMATIVA ITALIANA DRONI (SAPR)
  • REQUISITI PER POTER PILOTARE UN DRONE
  • POSSIBILITA’ DI COLLABORAZIONE CON ORGANI LOCALI DI SORVEGLIANZA
  • RICHIESTE DEL MERCATO DRONI TARGET
  • SVILUPPO NORMATIVO ENAC

Trovate un ritaglio di filmato anche nella sezione “video” del Corriere della Sera, all’indirizzo:

clicca qui per vedere il video

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CORSO DRONI: informazione preventiva a Brescia

APPUNTAMENTO CON IL MONDO DEI DRONI PROFESSIONALI (SAPR)

L’incontro inerente il settore dei SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio remoto), comunemente chiamati “droni”, si terrà a Brescia nell’intera giornata di Sabato 21 Febbraio 2015, a partire dalle ore 9:00.

Si precisa che il suddetto corso non è finalizzato ad ottenere crediti in merito ai requisiti Enac per la qualifica di Pilota, bensì organizzato per una diffusa informazione preventiva e la comprensione di importanti aspetti, rischi, opportunità e sviluppi.

Ringraziamo l’Azienda PROTECH Srl di aver scelto noi (DR.ONE Aerial Service) come partner dell’incontro, permettendoci di condividere con gli iscritti la nostra esperienza inerente il percorso Enac affrontato, ottenendo la registrazione all’elenco degli “Operatori Riconosciuti sulla base della Dichiarazione” per operazioni specializzate non critiche. Siamo stati i primi a Brescia e provincia ad ottenere questo riconoscimento, ma ci rendiamo conto che l’iter da affrontare non è chiaro a tutti. Pervengono spesso richieste di chiarimento in merito a regolamento, documenti, assicurazioni, etc…

Spesso riceviamo richieste di servizi che, in base alla Normativa vigente, non sono realizzabili e non realizziamo. C’è molta fantasia da parte dei potenziali clienti, ma c’è poca informazione su cosa si può fare e cosa no, su cosa non si deve fare, in quali luoghi è possibile eseguire delle riprese o fotografie e in quali no, etc…

Cogliamo quindi l’occasione per fare un po’ di chiarezza, per quanto di nostra competenza e consentito, in merito a queste tematiche:

  1. Regolamento Enac in vigore dal 30 Aprile 2014;
  2. Iter di Regolamentazione;
  3. Quali sono le uniche scuole autorizzate (Organizzazioni di addestramento) e dove trovarle;
  4. Quali sono le uniche Organizzazioni di Consulenza Autorizzate e dove trovarle;
  5. Quali sono i requisiti di qualificazione del pilota contenuti nel Regolamento;
  6. In quali casi, come e dove è ammesso l’utilizzo ludico/sportivo/ricreativo del drone (aeromodello);
  7. In quali casi, come e dove è ammesso l’utilizzo professionale del drone (aeromobile);
  8. Capacità di riconoscere in autonomia corsi che inconsapevolmente non portano ad ottenere le qualifiche richieste;
  9. Quali sono i passi da affrontare, previsti dal Regolamento SAPR,  per diventare Operatore Riconosciuto o Autorizzato;
  10. 10) Tipologia delle operazioni e differenze previste nel Regolamento, tra operazioni non critiche, critiche “reali” e operazioni critiche a scenario misto;
  11. Altro…

L’obiettivo dell’incontro, quindi, non sarà assolutamente quello di fornirvi “la soluzione”, bensì le strade che dovete percorrere per arrivare al vostro obiettivo, come percorrerle, dove cercare i documenti necessari, dove inviarli, quali sono i documenti da compilare senza incorrere in errori/dubbi/inesattezze, anche involontarie, ed inadempienze che poi vi porterebbero a scontrarvi con sanzioni.

Crediamo sia importante diffondere la corretta cultura professionale, onde evitare che qualcuno decida di comprarsi un drone e svolazzare in città.

I droni a scopo ludico (aeromodelli) e i droni professionali (SAPR), hanno spazi in cui possono volare (ed entro certi limiti) ed altri in cui non possono;

è bene saperlo, procedendo poi con gli altri passi formativi, fino ad arrivare ad un acquisto sicuro presso il costruttore/assemblatore, ma decidendo con più consapevolezza.

Prevenire è meglio che curare.

Il recapito telefonico Protech Srl per l’iscrizione al corso è: 0302593999.

Il costo è di € 250,00 + iva. Posti limitati.

Indirizzo: PROTECH Srl – Via L. Einaudi, 11 – Rezzato (BS)

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