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DR.ONE Aerial Service – 1° riconosciuto Enac a Brescia

Con immenso piacere informiamo tutti i nostri clienti, fornitori, partner e fan che in data 21/11/2014 DR.ONE Aerial Service è stato riconosciuto come operatore APR con pubblicazione sul sito governativo Enac, con protocollo di riferimento
n°3788.

Nel settore APR (comunemente chiamati “droni”) siamo i primi e finora gli unici Operatori Riconosciuti Enac di Brescia (e provincia!).

Il percorso è stato coinvolgente e duro, ringraziamo quindi tutti coloro che hanno contribuito a renderlo piacevole viste le competenze, la passione e la dedizione
che abbiamo riversato in questo Riconoscimento. Fondamentale è stato il continuo confronto con i massimi esperti del settore, tra cui citiamo DRONEpoint. Un ringraziamento particolare va a Matteo ed anche ai suoi validi collaboratori, che hanno conformato il nostro APR alle richieste del Regolamento Enac: Valerio, Lorenzo e Giuseppe.

Un percorso lungo, ma ben chiaro fin dall’inizio.

Riassumiamo di seguito i passi che i 2 piloti, Andrea e Provenzano, hanno affrontato e superato prima di questo traguardo:

1) Visita medica Aeronautica di classe II;

2) Esame per competenza teorica presso Organizzazione Autorizzata Enac (Aeroclub);

3) Corso di competenza pratica / Attestato di capacità – eseguito sullo specifico mezzo presso il Costruttore;

4) Fase sperimentale sul SAPR oggetto del Riconoscimento Enac;

5) Redazione della manualistica, manuale di volo, manuale delle operazioni, Risk Assessment, Check-list, Allegati;

6) Stipula di un’assicurazione di tipo aeronautico, con caratteristiche adatte al lavoro aereo;

La fase finale di invio documentazione all’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, è arrivata dopo circa 3 mesi di intenso lavoro.  Il Riconoscimento Enac dopo un ulteriore mese.
Tempo totale impiegato: circa 4 mesi, dal primo contatto. Sicuramente, per completezza, la fase di regolarizzazione ha preso molto più tempo, dato che l’avvicinamento alla normativa è iniziato già a fine Dicembre 2013, con l’entrata in vigore al 30/04/2014.

Siamo quindi lieti di annunciare che da oggi, Lunedì 24 Novembre 2014, siamo pronti ad operare e ad esaudire le vs richieste*.

Non mancate di visitare la nostra pagina Facebook, dove trovate ogni novità aggiornata in tempo reale. Qualora vogliate interagire con la nostra esperienza, e saperne di più, non esitate a contattarci compilando il form dedicato.

FLY WITH US!

Spaziodrone.it – DR.ONE Aerial Service

*Ogni richiesta di lavoro aereo dovrà essere valutata compatibilmente al rispetto del Regolamento Enac SAPR in vigore.

Link alla pagina video di Google+, in fase di aggiornamento.

Riconoscimento Enac verso DR.ONE AERIAL SERVICE di Brescia.

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Comments (3)

  • Salve, vorrei fare una domanda fuori dagli schemi.
    Spero che saprò farmi capire; diciamo che voglia costruire un quadricottero, di solito un motore consuma un ampere ad ora quindi avendo una batteria da due ampere, teoricamente il suo utilizzo dovrebbe essere di due ore ( parlando del singolo motore ed escludendo gli altri vari consumi ), ora qual’è la mia riflessione, si potrebbe utilizzare una centralina che magari invece di chiedere l’ampere necessario, possa richiedere una frazione dell’ampere e poi moltiplicare, in uscita, elettricità destinata al motore di spinta ( un po’ come fa la centralina dei fari allo xeno ) abbattendo i consumi ?
    Grazie per l’attenzione, in attesa di risposta.

    • Buonasera Marco, grazie per il suo commento. Le rispondo rapidamente: la “centralina dei fari allo xeno” funziona in alta tensione, a migliaia di volt (con basso “amperaggio”). Il motore brushless (tipico da multirotore) varia il numero di giri in funzione del voltaggio con cui viene alimentato. Ad esempio, se fa 400 giri/volt, a 6s (22.2V) farà 8.880 giri. Il motore brushless tipico da multirotore (ma anche da ala fissa), non è alimentabile a tensioni superiori ai 50V, a parte progetti particolari. Diventa quindi impossibile alimentarli a qualche migliaio di Volt, come la “centralina xeno”, in quanto si brucerebbero istantaneamente, visto che sono progettati per funzionare a tensioni basse, appunto sotto i 50V (nella maggior parte dei casi a 3/4/6 celle in serie, LiPo o Li-Ion). Il futuro si muoverà verso altre tecnologie chimiche di composizione delle batterie, che avranno densità Wh/kg più alte a parità di peso.

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